Bisfenolo A

Bisfenolo A Regolamento UE 3190/2024

Dal 20 gennaio 2024 è in vigore il regolamento europeo che vieta l’utilizzo del bisfenolo A (Bpa) nei materiali e imballaggi a contatto con gli alimenti. In particolare il regolamento 3190/2024 abroga e sostituisce il regolamento 213/2018 che dettava le regole sull’utilizzo del bisfenolo A. Il provvedimento stabilisce che è vietato l’uso della sostanza chimica in qualsiasi fase di produzione di vernici e rivestimenti, inchiostri da stampa, adesivi, resine a scambio ionico e gomme che siano usati in prodotti destinati al contatto con il cibo, nonché l’immissione sul mercato di articoli finali destinati al contatto con gli alimenti che siano composti parzialmente o interamente da materiali fabbricati utilizzando Bpa.

Gli oggetti usati per contenere gli alimenti, monouso o ad uso ripetuto, prodotti usando bisfenolo A potranno essere immessi sul mercato fino al 20 luglio 2026.

Il Bisfenolo A (BPA) è prodotto sin dagli anni ’60 dello scorso secolo ed è una sostanza chimica molto utilizzata in tutti i paesi industrializzati.

È impiegato nella produzione delle plastiche in policarbonato (molto diffuse per le proprietà di trasparenza, resistenza termica e meccanica), utilizzate nei recipienti per uso alimentare, e nelle resine epossidiche che compongono il rivestimento protettivo interno presente nella maggior parte delle lattine per alimenti e bevande.

Gli usi in campo non alimentare vanno dalla carta termica degli scontrini ai dispositivi odontoiatrici.

RISCHI PER LASALUTE

Il BPA è considerato un interferente endocrino, vale a dire una sostanza in grado di danneggiare la salute alterando l’equilibrio endocrino, soprattutto nella fase dello sviluppo all’interno dell’utero e nella prima infanzia.

Gli studi sperimentali, ed anche un numero crescente di studi epidemiologici (vale a dire sull’incidenza di determinate malattie nella popolazione umana), indicano che il BPA ha effetti estrogenici, quindi in grado di “mimare” l’azione degli estrogeni (ormoni “femminili”) che hanno una vasta influenza sulla funzione riproduttiva, ma anche su altre funzioni dell’organismo.

Il BPA, pertanto, può alterare lo sviluppo dei sistemi riproduttivo, nervoso ed immunitario.

Nell’adulto la tossicità del BPA sembra modesta tuttavia, il feto e il neonato, a causa delle loro ridotte dimensioni e minori capacità di metabolizzare, potrebbero risultare molto più vulnerabili.

L’aumento del rischio di obesità e di tumore mammario sono effetti particolarmente preoccupanti identificati recentemente dalla ricerca sperimentale.

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