Cucinare con il microonde che rischi comporta? Realtà e falsi miti
Da tantissimi anni i forni a microonde sono presenti nelle cucine di tutto il mondo. Per molti di hanno rappresentato e continuano a rappresentare una svolta, così come tanti chef lo usano a livello professionale. Ma quali sono i rischi che la cucina con il microonde potrebbe comportare?
Purtroppo nel corso degli anni, si sono sviluppate delle credenze e dei falsi miti che non danno il giusto merito ad uno strumento veramente prezioso.
Innanzitutto, bisogna specificare che, se condotta correttamente, la cottura a microonde non costituisce alcun tipo di pericolo per la salute, come del resto ha affermato anche l’OMS. Bisogna in ogni caso considerare il corretto utilizzo di questo strumento, dato che l’unico reale rischio per la salute potrebbe derivare dall’utilizzo di contenitori non adeguati. Molte plastiche contengono ftalati e altre sostanze nocive che vengono rilasciate attorno ai 100 °C, cioè a temperature che si raggiungono molto facilmente con le microonde. La soluzione ricade semplicemente nel non utilizzare contenitori in plastica o utilizzando contenitori specifici in plastica.
Uno dei falsi miti più diffusi riguarda le radiazioni. I forni a microonde utilizzano le radiazioni elettromagnetiche mobilizzando le molecole di acqua e grasso che, grazie all’energia ricevuta, sono in grado di vibrare: l’attrito molecolare provocato dallo sfregamento genera calore e il calore a sua volta cuoce il cibo. Tutti i numerosissimi studi effettuati nel corso degli anni hanno dimostrato che non c’è alcun tipo di rischio per l’uomo proveniente da questo tipo di radiazioni.
Infine, possiamo concludere ricordando che il microonde è anche un ottimo strumento per il processo di scongelamento, sicuramente migliore del metodo casareccio effettuato con l’acqua corrente. In quest’ultimo caso si può incorrere in una perdita di nutrienti per lisciviazione.